Decreto Ministeriale 15 dicembre 1990
Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive
Aggiornamento alla GU 06/09/98
209. MALATTIE INFETTIVE E SOCIALI
A) Malattie infettive e diffusive - Norme generali
D.M. 15 dicembre 1990 (1).
Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive.
(1) Pubblicato nella Gazz. Uff.
8 gennaio 1991, n. 6.
IL MINISTRO DELLA SANITA'
Visti gli articoli 253 e 254 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato
con il regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e successive integrazioni e
modifiche; Visto il regio decreto 9 febbraio 1901, n. 45, che ha approvato il
Regolamento generale sanitario; Visto il decreto ministeriale 5 luglio 1975 concernente l'elenco delle malattie infettive e diffusive
che danno origine a misure di sanità pubblica e successive modifiche; Vista la
legge 23 dicembre 1978, n. 833, di istituzione del Servizio sanitario
nazionale; Fermo restando l'obbligo per il medico di notificare all'autorità
sanitaria competente qualunque malattia infettiva e diffusiva o sospetta di
esserlo, di cui sia venuto a conoscenza nell'esercizio della sua professione;
Riconosciuta la necessità di aggiornare e modificare, alla luce delle attuali
esigenze di controllo epidemiologico e di integrazione del sistema informativo
sanitario nazionale, l'elenco delle malattie infettive e diffusive che danno
origine a particolari misure di sanità pubblica; Sentito il parere del
Consiglio superiore di sanità;
Decreta
1. Ai sensi e per gli effetti degli articoli 253 e 254 del testo unico delle
leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, permane
l'obbligo di notifica, da parte del medico, di tutti i casi di malattie
diffusive pericolose per la salute pubblica; le unità sanitarie locali, a loro
volta, sono tenute a comunicare le informazioni, ricevute dai medici, secondo
le modalità di cui all'allegato.
2. Il presente decreto entrerà in vigore dopo tre mesi dalla sua pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
ALLEGATO
Modalità di notifica di alcune malattie infettive e
diffusive
Il medico che nell'esercizio della sua professione venga a conoscenza di un
caso di qualunque malattia infettiva e diffusiva o sospetta di esserlo,
pericolosa per la salute pubblica, deve comunque notificarla all'autorità
sanitaria competente. Per le seguenti malattie infettive e diffusive la
predetta autorità è tenuta a comunicare le informazioni secondo le seguenti
modalità.
CLASSE PRIMA: Malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o
perché soggette al Regolamento sanitario internazionale o perché rivestono
particolare interesse:
1) colera;
2) febbre gialla;
3) febbre ricorrente epidemica;
4) febbri emorragiche virali (febbre di Lassa, Marburg, Ebola);
5) peste;
6) poliomielite;
7) tifo esantematico;
8) botulismo;
9) difterite;
10) influenza con isolamento virale;
11) rabbia;
12) tetano;
13) trichinosi.
Modalità di notifica
Deve essere osservato il seguente flusso informativo:
1) segnalazione all'unità sanitaria locale, da parte del medico, per telefono o
telegramma entro dodici ore dal sospetto di un caso di malattia;
2) segnalazione immediata dall'unità sanitaria locale alla regione e da questa
al Ministero e all'Istituto superiore di sanità, per fonogramma telegramma, o
telefax, in cui dovranno essere indicati almeno i seguenti dati: malattia
sospettata; nome, cognome, data di nascita, sesso e residenza del paziente;
eventuale luogo di ricovero; fondamenti del sospetto diagnostico; nome, cognome
e recapito del medico segnalante;
3) segnalazione immediata da unità sanitaria locale a regione e da questa al
Ministero e all'Istituto superiore di sanità via telefax o telegramma dei
risultati dell'accertamento del caso (sia positivi che
negativi);
4) segnalazione immediata del Ministero all'Organizzazione mondiale della
sanità dell'accertamento del caso, ove previsto;
5) compilazione del modello 15 per i casi accertati ed invio dello stesso da
parte dell'unità sanitaria locale alla regione e al Ministero. Quest'ultimo provvederà alla trasmissione all'ISTAT. Presso
ogni unità sanitaria locale deve essere sempre disponibile, nell'ambito del
servizio di igiene pubblica, un medico appositamente
incaricato di compilare il modello 15 e che dovrà recarsi, all'occorrenza, nel
luogo in cui si trova il paziente per ottenere direttamente, senza
intermediari, le notizie richieste nel modulo.
Il modello 15 e le istruzioni relative alla sua
compilazione devono essere conformi al modello di seguito riprodotto.
CLASSE SECONDA: Malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o
passibili di interventi di controllo:
14) blenorragia;
15) brucellosi;
16) diarree infettive non da salmonelle;
17) epatite virale A;
18) epatite virale B;
19) epatite virale NANB;
20) epatite virale non specificata;
21) febbre tifoide;
22) legionellosi;
23) leishmaniosi cutanea;
24) leishmaniosi viscerale;
25) leptospirosi;
26) listeriosi;
27) meningite ed encefalite acuta virale;
28) meningite meningococcica;
29) morbillo;
30) parotite;
31) pertosse;
32) rickettsiosi diversa da tifo esantematico;
33) rosolia;
34) salmonellosi non tifoidee;
35) scarlattina;
36) sifilide;
37) tularemia;
38) varicella.
Modalità di notifica
Deve essere osservato il seguente flusso informativo:
1) segnalazione all'unità sanitaria locale, da parte del medico, per le vie
ordinarie entro due giorni dall'osservazione del caso;
2) per i casi rispondenti ai criteri definiti e riportati nelle istruzioni del
modello 15, compilazione ed invio dello stesso modello individuale di notifica
dall'unità sanitaria locale alla regione e da questa all'ISTAT ed al Ministero
per le vie ordinarie. Alla regione devono essere inviate da parte dell'unità
sanitaria locale, oltre i modelli individuali, anche i dati aggregati
mensilmente, suddivisi per fasce di età e sesso
(modello 16);
3) compilazione ed invio dei riepiloghi mensili suddivisi per provincia, fasce
di età, sesso, da regione a Ministero, ISS, ISTAT per le vie ordinarie (mod.
16-bis). Il modello 15, le istruzioni per la compilazione e il modello 16-bis
devono essere conformi ai modelli di seguito riprodotti.
CLASSE TERZA: Malattie per le quali sono richieste particolari
documentazioni:
39) AIDS;
40) lebbra;
41) malaria;
42) micobatteriosi non tubercolare;
43) tubercolosi.
Modalità di notifica
Sono già previsti flussi informativi particolari e differenziati.
I flussi informativi, ove non sia disposto diversamente da provvedimenti
particolari, devono avere in comune una parte della scheda di notifica che verrà inviata all'ISTAT (sezione A), analoga per tutte le
malattie notificabili, con i dati anagrafici del soggetto e l'indicazione della
malattia. La sezione B dei moduli sarà invece differenziata
per raccogliere informazioni epidemiologiche pertinenti. Per le modalità di
notifica dell'AIDS si fa riferimento alle circolari del Ministero della sanità
13 febbraio 1987, n. 5 (Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio 1987) e 13
febbraio 1988, n. 14, nelle quali vengono riportate
indicazioni che limitano il flusso informativo dal medico direttamente alla
regione e al Ministero (C.O.A., presso ISS).
Per la tubercolosi e le micobatteriosi non turbercolari il modello 15 deve essere conforme al modello
riprodotto di seguito.
Alla regione devono essere inviati, da parte delle unità sanitarie locali,
anche i dati aggregati mensilmente suddivisi per fasce di età e sesso. Un
riepilogo mensile per provincia, fascia di età e sesso
deve essere inviato dalla regione al Ministero, ISS e ISTAT per le vie
ordinarie.
Per la malaria e la lebbra la sezione A del modello 15
e le modalità di notifica devono essere analoghe a quelle indicate per la
tubercolosi, mentre per quanto riguarda la scheda epidemiologica si fa
riferimento rispettivamente alla circolare del 28 novembre 1989, n. 32, e alla
lettera circolare in 507/G.4/3136 del 13 maggio 1983.
CLASSE QUARTA: Malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso
da parte del medico deve seguire la segnalazione dell'unità sanitaria locale
solo quando si verificano focolai epidemici:
44) dermatofitosi (tigna);
45) infezioni, tossinfezioni ed infestazioni di origine alimentare;
46) pediculosi;
47) scabbia.
Modalità di notifica
Deve essere osservato il seguente flusso informativo:
1) dal medico all'unità sanitaria locale entro ventiquattro ore;
2) dall'unità sanitaria locale alla regione e da questa al Ministero, all'ISS,
all'ISTAT tramite modello 15.
Il modello 15, i criteri e le istruzioni relative alla sua compilazione devono
essere conformi al modello di seguito riprodotto.
CLASSE QUINTA: Malattie infettive e diffusive notificate all'unità sanitaria
locale e non comprese nelle classi precedenti, zoonosi indicate dal regolamento
di polizia veterinaria di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8
febbraio 1954, n. 320, e non precedentemente menzionato.
Modalità di notifica
Le unità sanitarie locali comunicheranno annualmente il riepilogo di tali
malattie alla regione e questa al Ministero per le vie ordinarie. Ove tali
malattie assumano le caratteristiche di focolaio epidemico, verranno
segnalate con le modalità previste per la classe quarta.
MODALITÀ GENERALI DELLA NOTIFICA
Si precisa che il medico è tenuto ad effettuare la notifica indicando la
malattia sospetta o accertata, gli elementi identificativi del paziente, gli
accertamenti diagnostici eventualmente effettuati, la data di comparsa della
malattia. I modelli in allegato devono essere invece compilati esclusivamente
dai competenti servizi di igiene pubblica delle
diverse unità sanitarie locali, attraverso la effettuazione delle inchieste
epidemiologiche previste per legge. Per ciascuna delle classi prima, seconda e
quarta, è stato predisposto uno specifico modello 15; per la classe terza i modelli 15 di segnalazione sono stati modificati in
modo pertinente alla documentazione richiesta per ogni singola patologia
inclusa; per la classe quinta è stato predisposto un modello 16 riepilogativo. Per tutti i casi notificati in unità sanitarie locali diverse da
quella di residenza del paziente, questa dovrà trasmettere la notifica in tempi
brevi all'unità sanitaria locale di residenza del malato, la quale dovrà
eseguire le opportune inchieste epidemiologiche ed attuare i provvedimenti
necessari. La compilazione del modello 15 va
eseguita anche nei casi venuti a morte prima della notifica. In ogni regione
dovrà essere previsto un modulo di segnalazione da parte del medico che
diagnostica il caso, contenente i dati prima precisati di spettanza del medico
stesso, rispondente a criteri di uniformità e
semplicità, tali da garantire una corretta rilevazione dei dati. Il sistema
informativo per le malattie infettive e diffusive, anche per quelle previste
dai regolamenti locali di igiene, deve assicurare un
flusso informativo integrato tra i vari servizi responsabili e specificamente
interessati. Tale sistema sarà integrato con il sistema
informativo nazionale.
(Si omettono i modelli) (2)
(2) I modelli sono stati modificati con D.M. 29 luglio 1998 (Gazz. Uff. 28 agosto 1998, n.
200).
Decreto Ministeriale 29 Luglio 1998
Modificazione alla scheda di notifica di caso di tubercolosi e micobatteriosi non tubercolare
GAZZETTA UFFICIALE N.200 DEL 28 AGOSTO 1998
DECRETO 29 LUGLIO 1998
MODIFICAZIONE ALLA
SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI TUBERCOLOSI E MICOBATTERIOSI NON TUBERCOLARE
ALLEGATA AL DECRETO MINISTERIALE 15 DICEMBRE 1990
Il Direttore Generale del Dipartimento
della Prevenzione
Visti gli articoli 253 e 254 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato
con regio decreto 27 luglio 1934, n.1265, e
successive modifiche;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n.833, di istituzione del Servizio sanitario nazionale, e
successive modifiche;
Vista la legge 31 dicembre 1996, n.675, e successive
modifiche;
Visto il decreto ministeriale 15 dicembre 1990 concernente il sistema
informativo delle malattie infettive e diffusive e successive modifiche;
Riconosciuta la necessità di aggiornare e modificare, alla luce delle attuali
esigenze di controllo epidemiologico e di integrazione del sistema informativo
sanitario nazionale, la procedura di notifica dei casi di tubercolosi e micobatteriosi non tubercolare ai fini di sanità pubblica;
Sentito il parere del Consiglio superiore di sanità nella seduta del 19
dicembre 1997;
Decreta:
Art.1.
La scheda di notifica dei casi di
tubercolosi e micobatteriosi non tubercolare, modello
15 - Sanità pubblica - Classe III, allegata al decreto ministeriale 15 dicembre
1990, viene sostituita dalla scheda riportata
nell'allegato 1, secondo le modalità di compilazione riportate nell'allegato 2.
Art.2.
I casi sporadici di tubercolosi e micobatteriosi non tubercolare dovranno essere notificati
secondo il flusso di notifica previsto per le malattie di classe III di cui al
decreto ministeriale 15 dicembre 1990.
Art.3.
I singoli casi facenti parte di uno stesso
focolaio epidemico di malattia tubercolare attiva dovranno essere notificati al
Ministero della sanità con i tempi previsti per le malattie di classe I dal decreto ministeriale 15 dicembre 1990,
utilizzando la scheda di cui all'art.1 del presente
decreto ed inviando successivamente l'indagine epidemiologica relativa al
focolaio stesso non appena conclusa.
Art.4.
Il presente decreto entra in vigore a
decorrere dal 1 gennaio 1999.
Il presente decreto sarà pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 29 luglio 1998
Il direttore generale: Oleari
ALLEGATO 1 MINISTERO DELLA SANITÀ
MOD. 15 SANITÀ PUBBLICA CLASSE III
(Da inviare a Regione Ministero Sanità e ISTAT (solo
dati
anagrafici)
( ) Tubercolosi ( ) Micobatteriosi
Non Tubercolare
Regione .................. ( ) Provincia
....... ( )
Comune ................... ( ) ASL .............
( )
DATI ANAGRAFICI DEL PAZIENTE
Cognome ................. Nome .................. Sesso .......
Data di Nascita ................... Paese di nascita ...........
Se nato all'estero, anno di arrivo in Italia ...................
È Iscritto al SSN
? .... ( ) no ...( ) non noto ... ( )
Professione ... Studente ()
Pensionato/invalido () Casalinga ()
Disoccupato () Occupato () Specificare
..........
È senza fissa dimora ? ... ( ) non noto
... ( )
Vive in collettività ...
( ) non noto ( ) Se si, specificare
..............................................
Domicilio :
Regione ............................. Provincia ...........................
Comune ..............................
Codice ISTAT (............)
Data di Inizio
della Terapia antitubercolare (se diagnosi post- mortem,
data di decesso) (.................)
CRITERI DIAGNOSTICI
Ha avuto diagnosi di tubercolosi in
passato ? ( ) mese ed anno (....) .... No ( ) ... Non
noto ( )
Classificazione in
relazione a precedenti trattamenti:
Nuovo Caso .. ( )
Paziente mai trattato per TBC
Recidiva .. ( )
Paziente trattato per TBC in passato e dichiarato guarito
Agente eziologico
(solo casi con coltura positiva)
M. Tubercolosis complex .. () M. Tubercolosis .. ()
M. Bovis .. () M. Africanum .. () Micobatterio non tubercolare ... ()
Specificare
.....................................................
Diagnosi basata su: (rispondere a tutte le
voci)
(Positivo - Negativo - Non effettuato - Non noto)
(Se positivo, specificare il tipo di materiale)
Esame colturale escreato (Positivo - Negativo - Non effettuato - Non noto)
Esame colturale altro materiale (Positivo - Negativo - Non effettuato - Non
noto)
Esame diretto escreato (Positivo - Negativo - Non effettuato - Non noto)
Esame diretto altro materiale (Inclusi esami istologici ricerca micobatteri) (Positivo - Negativo - Non effettuato - Non
noto)
Clinica (Positivo
- Negativo - Non noto)
Mantoux (Positivo - Negativo - Non effettuato - Non
noto)
Rx torace - Esami strumentali (Positivo - Negativo -
Non effettuato - Non noto)
Risposta alla terapia antitubercolare (Positivo - Negativo - Non noto)
Riscontro autoptico di TB attiva (Positivo - Negativo - Non effettuato - Non
noto)
Sede anatomica (la localizzazione
polmonare deve essere barrata sempre anche se secondaria o disseminata)
Polmonare - Trachea - Bronchi .... ( )
Extrapolmonare 1. ...................... ICD IX ( )
Extrapolmonare 2. ...................... ICD IX ( )
Disseminata (più di 2 localizzazioni, miliare, isolamento da sangue) ...... ( )
Timbro e firma di chi ha compilato la
notifica ..................
Data di notifica .............................
Recapito Telefonico ..........................
GUIDA ALLA
COMPILAZIONE DELLA SCHEDA PER
DIAGNOSI
È indispensabile che la casella che
specifica la diagnosi (tubercolosi - micobatteriosi) sia barrata su tutte le schede.
Per la diagnosi, fare riferimento ai criteri diagnostici per la >notifica
dei casi di tubercolosi e di micobatteriosi riportati
di seguito:
1. CRITERI GENERALI
Devono essere notificati solo I CASI
ACCERTATI
Devono essere notificati tutti i nuovi casi e le recidive di TBC ATTIVA
polmonare ed extrapolmonare, indipendentemente dalla contagiosità',
inclusi i casi di complesso primario attivo (cioè non
calcifico), che soddisfino uno dei criteri diagnostici riportati di seguito.
Le notifiche devono essere INVIATE AL
COMPLETAMENTO DELL'ITER DIAGNOSTICO, quando siano cioè
disponibili i risultati degli esami batteriologici (microscopici e colturali)
eseguiti.
2. CRITERI DIAGNOSTICI
PER I CASI DI TUBERCOLOSI
Per caso ACCERTATO si intenderà
un caso di tubercolosi polmonare ed extrapolmonare attiva che risponda ad uno
dei criteri di seguito riportati:
A) ISOLAMENTO COLTURALE
di M. Tubercolosis complex
(M. tubercolosis, M. bovis, M. africanum)
B) DIAGNOSI MICROSCOPICO-CLINICA
presenza di:
1. Esame microscopico
(diretto) di liquido biologico (ad es. escreato, liquor) con evidenza di
bacilli alcool-acido resistenti (BAAR) OPPURE di preparato istologico
(ad. es. biopsia linfonodale,
epatica) con evidenza di bacilli alcool-acido resistenti (BAAR) e/o granulomi
tubercolari.
e
2. Segni clinici/radiologici suggestivi di TB attiva e/o terapia
antitubercolare in corso con due o più farmaci.
C) DIAGNOSI CLINICA
Segni clinici suggestivi
di TB attiva e ALMENO DUE dei seguenti:
1. Indagini strumentali (ad. es. Rx torace, TAC, ecc.)
suggestive di TB attiva
2. Risposta alla terapia antitubercolare con due o più
farmaci (miglioramento clinico-radiologico) entro un
limite massimo di 90 giorni
3. Test tubercolino (Mantoux)
positivo
D) DIAGNOSI AUTOPTICA
Evidenza autoptica di TB attiva NON
DIAGNOSTICATA in vita.
3. CRITERI DIAGNOSTICI
PER I CASI DI MICOBATTERIOSI
Isolamento colturale di un micobatterio diverso da M. Tubercolosis
complex, in presenza di sintomatologia clinica
compatibile.
REGIONE, PROVINCIA,
COMUNE
Riportare sia il nome che
i codici ISTAT corrispondenti (ad es., Piemonte 01,
Torino 01, Grugliasco 01120).
ASL
Riportate la denominazione della ASL
DATI ANAGRAFICI DEL
PAZIENTE
Paese di nascita ed anno di arrivo in Italia
Indicare il paese di nascita per TUTTI i
casi notificati. Per i nati all'estero, indicare anche l'anno di arrivo in Italia.
La rilevazione accurata di queste informazioni è essenziale per quantificare la
frequenza di tubercolosi nei soggetti provenienti da paesi ad alta endemia.
Iscrizione al SSN
Indicare se il paziente è iscritto o meno
al Servizio Sanitario Nazionale.
Professione
Per i SOGGETTI NON
OCCUPATI, indicare se trattasi di studente, pensionato-invalido, casalinga,
disoccupato. Per CHI SVOLGE UNA
ATTIVITÀ LAVORATIVA riportare sinteticamente il tipo di occupazione,
ponendo particolare attenzione alle categorie professionali a rischio quali gli
operatori sanitari, il personale degli istituti di detenzione, gli allevatori,
ecc.
Senza fissa dimora
Indicare se il soggetto senza fissa dimora
VIVE in COLLETTIVITA'
Per i soggetti che vivono in collettività (es.
campo nomadi, istituto di detenzione, casa di riposo, ospizio, comunità di
recupero tossicodipendenti, lungodegenza), riportare
tale informazione, specificando il tipo di collettività.
Domicilio
Nel caso di soggetti
senza fissa dimora, indicare il domicilio prevalente nei tre mesi
immediatamente precedenti la malattia. Nel caso di soggetti che vivevano in collettività
o al proprio domicilio, riportare il luogo ove il paziente era domiciliato al
momento dell'inizio della malattia.
Indicare regione, provincia, comune e relativo codice ISTAT del comune.
Data d'inizio della
terapia antitubercolare
Indicare la data di inizio
della terapia antitubercolare, definita come la data in cui il clinico
raggiunge un grado di certezza diagnostica sufficiente ad iniziare una terapia
antitubercolare completa. Nel caso di pazienti mai trattati
perché diagnosticati solo post-mortem, riportare la
data di decesso.
CRITERI DIAGNOSTICI
Diagnosi di tubercolosi
Indicare se il paziente
ha mai avuto una diagnosi di tubercolosi in precedenza. Se si, indicare il mese
e l'anno.
Classificazione in relazione ai precedenti trattamenti
Indicare se il paziente è:
- Nuovo caso (Paziente mai trattato per
tubercolosi in precedenza);
- Recidiva (Paziente trattato per
tubercolosi in passato e dichiarato guarito).
I casi che ritornano dopo interruzione del
trattamento e i casi cronici (già precedentemente
notificati) non devono essere notificati nuovamente.
Agente eziologico
DEVE ESSERE INDICATO SOLO IN CASO DI
COLTURA POSITIVA, attenendosi ai seguenti criteri:
- M. TUBERCOLOSIS COMPLEX, quando è stata effettuata la tipizzazione di gruppo;
- M. TUBERCOLOSIS HOMINIS, M. BOVIS O M.
AFRICANUM quando è stata effettuata la tipizzazione di
specie.
- MICOBATTERIO NON TUBERCOLARE, quando è
stato isolato in coltura un micobatterio diverso da
M. Tubercolosis Complex.
Diagnosi basata su:
Compilare sempre tutte le variabili, anche
in caso di esami non effettuati o non noti, barrando
le caselle corrispondenti.
- ESAME COLTURALE ESCREATO/ALTRO
MATERIALE: si ribadisce che, prima di inviare la
notifica, bisogna attendere il risultato dell'esame colturale, se effettuato;
NON È NOTIFICABILE un caso in cui l'esame colturale sia IN CORSO. Nel caso di esame colturale positivo su materiale diverso
dall'escreato, specificare il tipo di materiale.
- ESAME DIRETTO ESCREATO-ALTRO MATERIALE: si intende l'esame microscopico di qualsiasi liquido
biologico (escreato, liquor, feci ecc.).
Nel caso di esame
diretto su materiale diverso dall'escreato di tipo di materiale.
Includere in questa voce
anche gli esami istologici (ad es. biopsia linfonodale,
epatica) con evidenza di bacilli alcool-acido resistenti (BAAR) e/o granulomi tubercolari.
- CLINICA: presenza di segni clinici suggestivi di tubercolosi attiva.
- MANTOUX: test tubercolinico
(intradermoreazione alla Mantoux).
- RX TORACE-ESAMI STRUMENTALI: indagini
strumentali (ad es. Rx torace, TAC, ecc.) suggestive di TB attiva.
- RISPOSTA ALLA TERAPIA
ANTITUBERCOLARE: risposta alla terapia antitubercolare con due o più farmaci (miglioramento
clinico-radiologico) entro un limite massimo di 90 giorni.
-RISCONTRO AUTOPTICO DI TB ATTIVA:
evidenza autoptica di TB attiva NON DIAGNOSTICATA in
vita.
Compilare questa
variabile solo per i soggetti
NON diagnosticati prima della morte, per i quali il riscontro autoptico
rappresenti la sola evidenza diagnostica.
SEDE ANATOMICA
SEDE POLMONARE
Si definisce polmonare solo la tubercolosi
che coinvolge il parenchima polmonare, la trachea e i bronchi.
SEDE EXTRAPOLMONARE
Si definisce extrapolmonare la tubercolosi
a localizzazione diversa da quella polmonare sopra
descritta.
Riportare sempre per esteso (tutte le
localizzazioni extrapolmonari e il/i codici corrispondenti (ad esempio
meningite 013.0, TBC ossea 015.0), secondo la seguente Classificazione
Internazionale delle Malattie - IX revisione (ICD-IX).
012 ALTRA TBC
RESPIRATORIA
012.0 Pleurite
012.1 Linfonodi Intratoracici
012.2 Trachea e bronchi
012.3 Laringite
012.8 Altre
013 TBC MENINGI E SNC
013.0 Meningite tubercolare
013.1 Tubercoloma meningi
013.8 Altre
013.9 Non specificata
014 TBC APPARATO INTESTINALE
015 TBC OSSA-ARTICOLAZIONI
015.0 Vertebre
015.1 Anca
015.2 Ginocchio
015.7 Altre ossa
015.8 Altre articolazioni
015.9 Non specificata
016 TBC GENITOURINARIA
016.0 Rene
016.1 Altro app. urinario
016.2 Epididimo
016.3 Altro app. genitale
016.4 Genitali femminili
016.9 Non specificata
017 TBC DI ALTRI ORGANI
017.0 Cute
017.1 Eritema nodoso
017.2 Linfonodi periferici
017.3 Occhio
017.4 Orecchio
017.5 Tiroide
017.6 Ghiandole surrenali
017.7 Milza
017.8 Altri organi
LOCALIZZAZIONI MULTIPLE
Quando sono presenti DUE DIVERSE LOCALIZZAZIONI (polmonare-extrapolmonare oppure due extrapolmonari)
riportarle entrambe.
Nel caso di TRE O PIÙ LOCALIZZAZIONI
comportarsi come segue:
- Barrare sempre la casella DISSEMINATA
- Se si tratta di
localizzazione polmonare più diverse localizzazioni extrapolmonari, barrare la
casella POLMONARE e riportare le due localizzazioni extrapolmonari considerate
principali se si tratta di tre o più localizzazioni extrapolmonari, riportare
le due principali.
Nel caso di ISOLAMENTO
DA SANGUE, riportare la voce DISSEMINATA.
Nelle FORME MILIARI,
segnalare la localizzazione d'organo (ad esempio polmonare nelle forme miliari
polmonari) e barrare la casella DISSEMINATA.